PROGRAMMA AAC KANDOLOL

Più che un addio al celibato, sarà un ritiro "spirituale".

Oramai l’età incalza e non abbiamo più i fervori ed i pruriti giovanili. Ci ritroviamo, per dirla con Dante, nel mezzo del cammin di nostra vita, periodo nel quale i richiami materiali cominciano a sfumare ed, all’opposto, diventano via via più nitidi i bisogni dell’anima. Ci si interroga sul senso della vita, sul nostro posto nel mondo; l’idea di dover prima o poi soccombere alla falce della nera signora, da impossibile si fa remota e ci si comincia ad interrogare sul senso della vita, su cosa ci aspetta dopo che “si è andati avanti” e sull’esistenza di un Dio Salvatore.

Come diceva il sagace Blaise Pascal ne “I Pensieri”:

« Se c'è un Dio, è infinitamente incomprensibile, perché, non avendo né parti né limiti, non ha nessun rapporto con noi. Siamo, dunque, incapaci di conoscere che cos'è né se esista...
...“Dio esiste o no?” Ma da qual parte inclineremo? La ragione qui non può determinare nulla: c'è di mezzo un caos infinito. All'estremità di quella distanza infinita si gioca un giuoco in cui uscirà testa o croce. Su quale delle due punterete? Secondo ragione, non potete puntare né sull'una né sull'altra; e nemmeno escludere nessuna delle due.
Non accusate, dunque, di errore chi abbia scelto, perché non ne sapete un bel nulla. “No, ma io li biasimo non già di aver compiuto quella scelta, ma di avere scelto; perché, sebbene chi sceglie croce e chi sceglie testa incorrano nello stesso errore, sono tutte e due in errore: l'unico partito giusto è di non scommettere punto”.
Sì, ma scommettere bisogna: non è una cosa che dipenda dal vostro volere, ci siete impegnato. Che cosa sceglierete, dunque? Poiché scegliere bisogna, esaminiamo quel che v'interessa meno. Avete due cose da perdere, il vero e il bene, e due cose da impegnare nel giuoco: la vostra ragione e la vostra volontà, la vostra conoscenza e la vostra beatitudine; e la vostra natura ha da fuggire due cose: l'errore e l'infelicità. La vostra ragione non patisce maggior offesa da una scelta piuttosto che dall'altra, dacché bisogna necessariamente scegliere. Ecco un punto liquidato. Ma la vostra beatitudine? Pesiamo il guadagno e la perdita, nel caso che scommettiate in favore dell'esistenza di Dio. Valutiamo questi due casi: se vincete, guadagnate tutto; se perdete, non perdete nulla. Scommettete, dunque, senza esitare, che egli esiste.
“Ammirevole! Sì, bisogna scommettere, ma forse rischio troppo”. Vediamo. Siccome c'è eguale probabilità di vincita e di perdita, se aveste da guadagnare solamente due vite contro una, vi converrebbe già scommettere. Ma, se ce ne fossero da guadagnare tre, dovreste giocare (poiché vi trovate nella necessità di farlo); e, dacché siete obbligato a giocare, sareste imprudente a non rischiare la vostra vita per guadagnarne tre in un giuoco nel quale c'è eguale probabilità di vincere e di perdere. Ma qui c'è un'eternità di vita e di beatitudine. Stando così le cose, quand'anche ci fosse un'infinità di casi, di cui uno solo in vostro favore, avreste pure sempre ragione di scommettere uno per avere due; e agireste senza criterio, se, essendo obbligato a giocare, rifiutaste di arrischiare una vita contro tre in un giuoco in cui, su un'infinità di probabilità, ce ne fosse per voi una sola, quando ci fosse da guadagnare un'infinità di vita infinitamente beata. Ma qui c'è effettivamente un'infinità di vita infinitamente beata da guadagnare, una probabilità di vincita contro un numero finito di probabilità di perdita, e quel che rischiate è qualcosa di finito. »

Ciò premesso, ritenendo che un addio al celibato non debba essere per forza un momento di goliardia e zingarate, ma possa essere anche un momento di formazione ascetica intesa a favorire la crescita nell’intimità con Dio, ecco che abbiamo pensato di organizzare un ritiro spirituale.

Durante tale ritiro spirituale, aiutati dalle meditazioni, dalle letture, dalle soste più o meno prolungate dinanzi all’Altissimo, sarà per noi più facile esprimere propositi di conversione, di rinnovamento e miglioramento della vita interiore, quando non anche di apostolato.

A guidarci in questo percorso spirituale sarà l’emerito Don Enrico Candini, insigne teologo e fine pensatore, coadiuvato dall’esperto Diacono Leonardo Simoni.
A loro va la nostra immensa graditudine e nelle loro mani ci rimettiamo.


NOTE DI SERVIZIO.

Tutte le visite sono state già concordate e prenotate (quindi dobbiamo essere puntuali) dall'esimio Don Enrico Candini. Egli ha ben esplicitato le ragioni della nostra visita a Solda/Sulden: un ritiro spirituale.

Verranno fornite apposite magliette a tutti i partecipanti.
Il Kando dovrà vestire in maniera consona al suo ruolo (ci stiamo attrezzando).

 

 

RITIRO SPIRITUALE

SOLDA 2014

- PROGRAMMA -

11 APRILE 2014

 ·        h. 06.00 – Partenza (e dicesi partenza, non ritrovo!) da Bologna, Via Rivani, n. 99 (Zona Due Madonne).

Automobili già con il pieno, sigarette comprate, bancomat fatto (a buon intenditor, poche parole).

·        h. 10.30 – Arrivo a Clusio. Visita guidata al EnglhornHoef e successiva  degustazione dei prodotti del Englhorn kaeserei.

Il maso Englhof, da più di 200 anni di proprietà della famiglia Agethle, si trova nella Val Venosta superiore, al bordo inferiore occidentale del più grande conoide di sedimenti fluviali delle Alpi. Allevamenti e coltivazione di cereali caratterizzano il paesaggio. Clusio è il punto di partenza del massiccio alpino del Sesvenna, al confine della bassa Engadina (Svizzera), articolato da graziose piccole valli e pascoli alpini, che sin dai tempi preistorici vengono sfruttati per la pastorizia.
La tradizione locale delle malghe di latte ha ispirato la valorizzazione dell’intera produzione di latte vaccino della piccola azienda agricola e la ricerca di nuove strade, che potesse dare ai propri collaboratori sia gioia e divertimento ma anche un reddito equo. L’azienda agricola lavora circa 10 ettari, di cui 9 sono prati e 1 campi di grano, rispettando i criteri previsti dalla sua certificazione biologica.
Fino a 50 anni fa nella Val Venosta pascolava la razza bovina bruna originale della zona. Attualmente questi animali sono quasi scomparsi nella valle e l’azienda agricola si dedica all’allevamento di questa specie a rischio di estinzione.
Dal 2003 il latte prodotto nella propria azienda ed una piccola parte del latte delle fattorie circostanti viene trasformato in formaggio.
Maximilian Eller, il casaro, crea 3 tipi differenti di formaggio:
-         l’Arunda, formaggio a pasta molle. L’Arunda è qualcosa di assolutamente unico. Uno dei migliori formaggi mai assaggiato. La pasta, bianco virginale, affonda al calore, sciogliendosi in profumi di pascolo, montagna e fiori, fino all’allibito finale, composto da retrogusto amarognolo con note e bocca di noci;
-         il Tella, formaggio semistagionato da taglio. La semplicità è il suo carattere, esaltato però da una decisa stagionatura, nella media almeno quattro settimane. Ottenuto con latte parzialmente scremato, piccole forme pazientemente lavate con acqua e sale, per consentire una perfetta, naturale evoluzione casearia. La sua crosta, resistente, emana decise fragranze, avvolgenti, con note di funghi dei prati alpini. La pasta è duttile, compatta e burrosa nel contempo. Al naso ricorda le variegate erbe del pascolo e pure al palato rilancia medesime sensazioni, nette e incisive, talvolta evolute, tra timbri gustativi personalissimi, che vanno dalla frutta selvatica alla mandorla, dall’albicocca al gheriglio delle noci. Formaggio ideale per variegati usi culinari, per prelibati accostamenti o morbidose fondute. Ma anche per un consumo conviviale, assieme al pane tipico della Venosta, l’ Ur-paal, e ad un buon bicchiere di vino rosso, possente quanto importante come il Lagrein;
-         il Rims, formaggio stagionato. Un anno di stagionatura, aromi spogli quasi bruciati, gusto indefinibile e indefinito. La storia, la tradizione e il silenzio commistionano ed implodono in un attimo lontano. Eccezionale.
I nomi dei formaggi derivano dalle cime del gruppo montano Sesvenna: le cime Arunda, Tella ed il Piz Rims.
Nel caseificio si realizza anche il burro, ottenuto dalla scrematura del Tella e del Rims; prodotto in piccole quantità da panna cruda, viene fatto affiorare, sbattuto con una classica zangola, amalgamato e impastato. É profondo, poco scioglievole, fiorito e assolutamente pieno. Grasso al palato, rilascia tutti i sentori di quell’alpe che ti aspetti, che speri e continui a ricercare. Colore intenso, quasi sudato. Aromi caldi e lattici. La parte più ricca di una montagna adombrante.
Durante la visita, ci introdurranno al mondo delle mucche, del formaggio e a tutto ciò che ci sta in mezzo. Al termine della visita assaggeremo il formaggio, con pane fresco e succhi di frutta di produzione del maso.

Durata della visita e degustazione: 90 minuti.

·        h. 12.30 –Arrivo a Glorenza.

Idillicamente circondata da prati e campi, Glorenza rappresenta un piccolo gioiello, oltre a vantare le strutture civiche meglio tenute del Tirolo.
Mura cittadine intatte, con torrioni semicircolari e tre porte testimoniano l'antico carattere difensivo della cittadina che nel 1291 ottenne il diritto di tenere mercato. Fu nel 1291 che Mainardo II, il principe regnante del Tirolo, conferì al comune di Glorenza i privilegi di "civitas". Ma la vera fioritura Glorenza la ebbe nel XIV e XV secolo. Ancor oggi la piazza medievale del mercato è impiegata come palcoscenico di allegre feste e mercati frequentati di buon grado non solo dai suoi cittadini.

Per pranzo. Suggeriamo la Stube del Gasthof Grüner Baum, in Stadtplatz 7.

·        h. 16.30 – Visita guidata e successiva degustazione alla PUNI DISTILLERIE.

Si tratta della prima e unica distilleria di Whisky in Italia. Lo stabilimento produttivo é situato nel mezzo delle Alpi, ai piedi del maestoso massiccio dell’Ortles, alle porte della cittá di Glorenza, in Punistrasse, n. 10.
Per conservarne l’unicitá, il Whisky viene prodotto utilizzando anche malto locale. Inoltre, le botti per l’invecchiamento sono conservate in bunker militari della vallata risalenti alla Seconda Guerra Mondiale.
Durante i circa 90 minuti della visita, verremo guidati attraverso la distilleria e ci verranno spiegati tutti i processi della produzione di Whisky.
Vedremo da vicino i seguenti processi:

-         trattamento del malto di cereali nel mulino che ha più di 100 anni;
-         fermentazione alcolica del mosto di cereali nei nostri grandi tini di larice;
-         distillazione “Pot Still” in alambicchi originali dalla Scozia;
-         maturazione in botti Ex-Bourbon e botti di Marsala dalla Sicilia;
-         Degustazione dei primi due “Italian Single Malt”.

·        h. 18.00 – Partenza per Solda.

·        h. 18.30 – Arrivo a Solda.

Prenderemo alloggio al Garnì Panorama, situato in posizione tranquilla , con vista una magnifica vista sul massiccio dell’Ortlers. Ci sono state riservate 4 camere doppie ed una tripla.

·        h. 19.00 – Ritrovo nella Hall del Garnì.

·        h. 19.15 – Cena presso ristorante in zona, da decidere sul momento, ma vicino alla seggovia Pulpito.

·        h. 22.00/22.30 – Noleggio slittini e discesa lungo la pista notturna per slittini.

·        h. 23.30 – Osteria Waldruhe ed Osteria Yak & Yeti.

 
12 APRILE 2014
·        h. 08.00 – Sveglia (per tutti).

·        h. 08.15 – Colazione (idem come sopra).

·        h. 09.15 – Noleggio sci ed acquisto skipass.

·        h.9.30-13.00 – Sci sui 40 km di piste del comprensorio di Solda.

Per chi non vuole praticare lo sci da discesa, c’è la possibilità di dedicarsi allo sci di fondo, a camminate defatiganti, a gite in carrozza trainata da cavalli, od al puro ozio. Volendo, è possibile recarsi a  Sluderno per visitare il Castel Coira/Churburg, uno dei più grandiosi e meglio conservati castelli dell’Alto Adige, con uno splendido loggiato.
Aperto la mattina dalle 10 alle 12.
La caratteristica più importante del castello è, però, l'armeria privata più grande del mondo. Si tratta di più di 50 armature complete che si trovano qui nel "guardaroba di ferro" dei conti. L'armeria del Castel Coira infatti raccoglie soltanto pezzi appartenenti alle famiglie Matsch e Trapp.
Di primo acchito colpiscono soprattutto due pezzi: l'armatura con il corpetto di stoffa rossa dietro la balaustra a sinistra della porta di ingresso e la coppia corazzata di cavaliere e cavallo sul rialzo nella parte posteriore più stretta. Nel primo caso si tratta dell'armatura più antica ancora esistente, che venne costruita per un balivo di Matsch nel 1365, l'altra invece è l'armatura di Giacomo VI. Trapp della metà del sedicesimo secolo.
Le armature provengono in gran parte da officine di Milano o di Innsbruck e colpiscono per il loro aspetto assolutamente vario e fantasioso e in un caso anche per le dimensioni. Il penultimo della famiglia Matsch, Ulrico IX dev'essere stato un vero gigante. La sua armatura, costruita attorno al 1450, sovrasta vistosamente tutte le altre con i suoi 2,10 metri di altezza e un peso di 45 chili.
Al di là delle armature, l’armeria di Castel Coira è un vero tesoro. Molti degli aspetti più interessanti si notano soltanto ad una seconda o addirittura terza occhiata: balestre, selle, fiaschetti, ascie, per citare solo alcune delle impressionanti testimonianze di tempi ormai irreversibilmente passati.

 ·        h. 13.00 – Pranzo al Ristorante Pulpito (raggiungibile con seggiovia).

·        h. 15.30 – Riconsegna sci noleggiati ed après Ski

·        h. 15.30 - 17.00 - Relax

               Il garnì ha la sauna, sennò ci si può concedere un riposino, o continuare con l’après ski.
·        h. 17.00 - 17.30 – Visita al MMM (Messner Mountain Museum) Ortler.

·        h. 17.30 – Partenza per Lasa.              

·        h. 18.00 – Visita alla distilleria Ausserloretzhof.

Il maso “Ausserloretzhof ” si trova direttamente vicino la pista ciclabile a Lasa. L’emblema del maso è il vecchio canale di irrigazione “Kondlwaal” al lato occidentale del maso, la cui storia risale al XII secolo. La famiglia Tappeiner si occupa di un’attività molto “spiritosa”, la distillazione di acquaviti. Nella propria distilleria vengono prodotti acquaviti di prima qualità con la più grande accuratezza.     
Dopo la visita, degusteremo i loro distillati accompagnati da una piccola merenda, con speck, formaggi, ecc.

·        h. 20.30 – Rientro a Solda e cena all’Osteria Laganda dove ci fermeremo anche per il successivo dopo cena.

 
13 APRILE 2014
·        h. 08.30 – Sveglia (per tutti).

·        h. 08.45 – Colazione (idem come sopra).

·        h. 09.30 – Noleggio ciaspole e bastoncini.

Escurisone sino alla Malga dei Vitelli. Celebrazione della Santa Messa. Pranzo al sacco. Rientro previsto per le ore 15.00.

·        h. 15.00-16.00 – Racchettoni sulla neve.

·        h. 16.30 – Partenza per Bologna.

·        h. 19.30 – Cena
               Ci si potrebbe fermare a Verona, o Mantova. Sceglieremo sul momento.

·        h. 23.00 – Arrivo a Bologna, in Via Rivani, n. 99 (Zona Due Madonne).


Qualche link, per chi interessato:
http://www.ausserloretzhof.it/
http://garni-panorama.com/topic5/index.html
http://puni.com/it/#&panel1-1
http://englhorn.com/?page_id=918
http://www.churburg.com/it/
http://www.ortlergebiet.it/

1 commento:

arte povera ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=srMBpcM4FAQ

Tanto di capela agli organizzatori
Arte povera e Raf