Che dire....il primo non si scorda mai.
Il vetro freddo appoggiato alle labbra e già in quell'istante sai già cosa sta per succedere e senza esitare, con un leggero movimento del polso, dai inizio all'oblio.
Fredda.
Scende.
Ma ancora non stacchi il bicchiere, ancora la tua mano rimane li, inclinata, davanti alla faccia.
E in quel momento , quando vedi il mondo attraverso il nettare e dietro il mondo che vorresti, ecco, sei pronto...e il polso scatta ancora.
Il primo sorso.
Alla salute dei ragazzi.
2 commenti:
Adesso aspettiamo solo la poesia dell'Orrido.
Prosit!
Ma è farina (di malto) del sacco di Arte Povera o si tratta di una (dotta) citazione?
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