mercoledì 16 maggio 2012

Per il nonno

Posto che "non ha mai fatto male una fetta di salame":

Un salume è un alimento a base di carne cruda o cotta, con l'aggiunta quasi sempre di sale, talvolta di grasso animale, erbe e spezie ed eventualmente altri ingredienti e conservanti. Se chiuso in un contenitore si chiama insaccato (tradizionalmente vengono usati gli intestini dell'animale, anche se oggi si utilizzano anche materiali sintetici). Viene conservato in diversi modi, a seconda che sia crudo, cotto, stagionato o affumicato.
Anche se i salumi possono provenire dalla carne di diversi animali di allevamento (bovino, oca, capra, asino, pecora) e selvaggina (cinghiale, cervo, capriolo), il maiale è certamente il più indicato per questo scopo: se ne possono utilizzare parti interne (cosce, spalle, coppe), oppure carni tritate e insaccate, sia crude (salami e salsiccia) sia cotte (mortadella, zampone, cotechino). Da ricordare anche i salumi di pesce, presenti localmente in Italia, come la ficazza di tonno siciliana, il musciame e i salami di trota trentini e piemontesi.

Il salame è un salume tipico insaccato e stagionato della tradizione italiana. Il nome deriva dall'operazione di salatura che si rende necessaria per assicurarne la conservazione. Il salame è ottenuto a partire da una miscela di macinato di carne, grasso, sale e spezie (aglio, pepe nero o bianco, macinato o in grani, finocchio, macis e altre a secondo degli usi locali). La carne maggiormente usata è tradizionalmente quella di maiale, considerata per quest'uso di maggior pregio, tanto che la normativa italiana vigente, impone al produttore di dichiarare sull'etichetta che accompagna il prodotto, la tipologia di carne impiegata, se solo suino o misto suino, infatti, in molti prodotti tradizionali è specificato puro suino. Prodotti tipici vengono preparati con carne di: capra, pecora, cavallo, asino, oca, selvaggina come il cinghiale o frattaglie. Altri ingredienti, a secondo delle tradizioni locali, possono essere le rape o il sangue. Il grasso è sempre suino, per motivi organolettici e di conservazione. Il processo di stagionatura può essere favorito dall'introduzione di alcuni ingredienti quali latte, vino, destrosio, nitriti e nitrati. L'insieme delle spezie e degli aromi aggiunti alla carne prende il nome di concia. L'impasto può essere insaccato in un involucro di budello animale (solitamente suino, ma anche ovino, bovino o equino), o artificiale (cellulosa o collagene quelli più utilizzati). La lunghezza varia dai 10 ai 60 cm, il diametro (calibro) varia da 3 (cacciatore) a circa 20 cm (crespone). Una volta insaccato il salame passa di norma un periodo in locali di asciugatura (circa una settimana) per passare poi alla stagionatura vera e propria, che varia a seconda della grandezza del salame (da 2 settimane per le salsicce stagionate fino anche a 6 mesi per prodotti tradizionali). Il salame prende i nomi dai tipi di budello usato o dai componenti e dalle località in cui viene prodotto.

Il Würstel, detto anche salsicciotto, (il termine proviene dal diminutivo della parola tedesca Wurst, "insaccato", secondo i dialetti tedeschi meridionali, laddove il termine in tedesco standard, Hochdeutsch, suonerebbe Würstchen) è una specie di insaccato fatta con carni tritate, bovine e suine, tipica della Germania e dell'Austria e, in Italia, dell'Alto Adige. Il Würstel commercializzato in Italia corrisponde generalmente al Wiener o Wiener Würstchen (letteralmente "salsicciotto di Vienna" o "viennese") reperibile in Germania. Lo stesso prodotto in Svizzera è chiamato Wienerli e in Austria Frankfurter (Würstel), letteralmente "salsicciotto di Francoforte", sebbene in origine le due tipologie (Wiener e Frankfurter) non siano identiche: il primo più corto e servito appaiato ad un altro, il secondo lungo e servito da solo. Recentemente il Würstel "italiano" ha raggiunto una propria individualità, tanto che si può parlare di una tipologia (parzialmente) distinta.Un barattolo di Würstel prodotti a FrancoforteSolitamente i Würstel vengono venduti caldi lungo le strade e le vie dei centri storici in caratteristiche bancarelle o carrettini, assieme a un panino e salse a scelta (senape, ketchup, maionese, o salsa al curry). Gli americani chiamano questo panino Hot Dog (che si può tradurre in italiano in "cane caldo"), sebbene gli americani chiamino i Würstel "Wiener" e "Frankfurter" (i primi composti da un misto di manzo e maiale, i secondi di puro suino) il termine Hot Dog adesso per estensione può riferirsi anche alla singola salsiccia.

Ergo:


P.S. nulla osta di verificare la "mangiabilità" del wurstel (salume) con le tigelle. 


3 commenti:

Gio ha detto...

Kando, c'è anche il wurstellone.
Come lo classifichi: salume o wurstel?

Unknown ha detto...

Salume ...

scud ha detto...

Ma che bel copia e incolla.....
Il salame non lo compro.
Ma se vedessi una bella Finocchiona.......